Adorazione Settembre 2010

 

 

Settembre 2010

 

ADORAZIONE  PER  LA  PROFESSIONE  PERPETUA  DI  SUOR  LORENA

 

Dagli scritti della beata madre Maria della Provvidenza, fondatrice delle suore Ausiliatrici del purgatorio di cui in modo definitivo la nostra suor Lorena Armiento entra a far parte.

 

         “Desidero ardentemente una cosa sola: appartenere solo a Dio, respirare solo per lui, vivere solo per lui”.

 

“Signore, concedimi la grazia di fare qualcosa per te prima di morire! Mio Dio, io non so donarmi; prendimi!”

 

         “O mia cara Provvidenza, potrei citare le volte che non mi hai esaudita, ma non basterebbero dei volumi per raccontare tutti i favori che mi hai concessi”.

 

         “Nella Provvidenza intravedo il volto materno della paternità di Dio”.

 

         “Prendo la decisione ai piedi del buon Maestro di essere sempre più attaccata a lui solo, sì a lui solo”.

 

         “Signore, credo che tu mi ami e io ti amo con tutto il cuore”.

 

Da una sua lettera:

“Prega, Matilde, perché il Signore infiammi il mio cuore, perché non permetta mai che io lo ami debolmente; chiedigli per me la grazia di rinunciare a tutto, assolutamente, interamente, sinceramente, per non pensare che a lui solo”.

 

         “Signore, merito la prigione, chiudimi nel tuo divin cuore; la sola grazia che ti chiedo è di non farmi mai la grazia di uscirne!”

 

         “Vorrei o mio Dio, riscattare altrettante anime quante volte sono stata senza amarti, quanti giorni ho vissuto in stato di peccato”.

 

         “Mio Dio, tu sai che sono figlia della tua Provvidenza, non ho alcun desiderio, non formulo alcun progetto senza prima affidare a te ogni cosa: da te solo aspetto la riuscita di quanto intraprendo”.

 

“Ho un’infinita sete di amare Dio”.

 

         “Gesù, ho una sete immensa di farti amare”.

 

         “Mi abbandono per le cose spirituali come per le temporali alla tua provvidenza, Signore.

Signore Gesù, ti affido tutte le mie imprese, tutti i miei progetti, tutte le mie opere, tutti i miei interessi, da uno spillo fino al cielo, in una parola tutto.

 

Non farò mai nulla senza prima chiederti la tua benedizione, che assicurerà ad ogni mio sforzo il successo quaggiù e la ricompensa in cielo”.

 

         “Aiutate l’uomo a raggiungere il fine per cui è stato creato”.

 

         “Il vero riposo si trova nell’obbedienza, nell’abbandono in Dio.

La preghiera è sempre stata la mia grande risorsa e, nonostante tutto, ho sempre pregato”.

 

         “Un abisso di miseria attira un abisso di misericordia”.

 

         “Ho sentito, mio buon Gesù, che mi domandavi la morte a me stessa dal punto di vista spirituale, cioè alle sicurezze relativamente allo stato della mia anima e ad ogni progresso nei riguardi del cammino di santità; in modo che io sopporti con gioia questo stato di tenebre spirituali nelle quali non sento altro che la tentazione”.

 

         “Dio mio, come mi pesa la croce, e tuttavia non ho altro mezzo per ridirti il mio amore”.

 

         “Tutto quello che dico, tutto quello che faccio, voglio che sia per il bene degli altri”.

 

         “Cuore di Gesù, sii il mio cuore!”

 

         “Gesù, ho una sete immensa di stare in te, ho una sete immensa di portarti alle anime”.

 

         “Il nostro desiderio più grande deve essere quello di far conoscere il Signore”.

 

 

Preghiera di sant’Iganzio di Loyola

 

         “Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà.

Tutto ciò che ho e possiedo, tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono; tutto è tuo, di tutto disponi secondo ogni tua volontà; dammi il tuo amore e la tua grazia; questo mi basta”.

 

Giovanni Maria Vianney, il santo curato d’Ars consigliere della beata madre Maria della Provvidenza

 

         Il giorno dei morti (il 2 novembre) il santo Curato prega per più di un’ora inginocchiato e si rialza commosso dicendo:

“Ecco l’opera che Dio chiedeva da tanto tempo! Ditele che fa bene a fondare questa congregazione: questo nuovo istituto è un pensiero d’amore del Cuore di Gesù.

Voi realizzerete così, nella sua pienezza, lo spirito di Nostro Signore, alleviando la sofferenza delle sue membra sulla terra e nell’altra vita”.

         Spesso la beata Madre pregava usando il rosario ricevuto in dono dal Curato d’Ars per sentirselo vicino nell’incoraggiamento.

 

“Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”

Romani 8, 35